Napoli ricorda Fortuna: preghiera al rione Sanità

Napoli ricorda Fortuna: preghiera al rione Sanità

Il 12 luglio alle 19 nella basilica di Santa Maria alla Sanità, la donna fu massacrata dal marito Vincenzo Lo Presto nella loro casa di Marianella

09 LUGLIO 2021 2 MINUTI DI LETTURA

Mai più altre Fortuna. Il presidio civile continua. Oltre le ricorrenze e le giornate dedicate alle vittime, anche con la discrezione e il raccoglimento di un incontro in chiesa. Lunedì 12 luglio, alle 19, si celebrerà nella Basilica di Santa Maria della Sanità una preghiera in ricordo di Fortuna Bellisario, massacrata dal marito Vincenzo Lo Presto nella loro casa di Marianella, alla periferia nord di Napoli,  il 7 marzo del 2019.

Un’iniziativa promossa da Le Forti Guerriere, associazione nata per combattere i casi come quelli di Fortuna, che cade alla vigilia del processo di secondo grado a carico dell’omicida. Un processo che, dopo il ricorso della Procura di Napoli, si apre martedì  13 in Corte d’assise di Appello . Dopo il giudizio di primo grado, infatti, con condanna a 10 anni – perché l’uccisione di Fortuna a colpi di spranga, dopo i tanti anni di violenze e abusi, era stata derubricata ad omicidio preterintenzionale – Lo Presto, lo scorso febbraio, era stato mandato agli arresti domiciliari.

Un esito su cui Repubblica ha ascoltato le domande di giustizia del territorio e avviato una sua inchiesta su tutti gli elementi della vicenda che risultavano provati in atti: da testimonianze a documentazioni che apparivano in tutta la loro solidità . Fino a raccontare le pacifiche manifestazioni delle Forti Guerriere , dinanzi al Tribunale; la messa officiata dal vescovo don Mimmo Battaglia dinanzi alle istituzioni perché le violenze non venissero più sottovalutate; e poi per l’uomo che  era tornato nell’ abitazione nella quale aveva sottoposto a violenza la sua stessa madre (e incitato i suoi tre figli minori a picchiare la moglie, uccidendola sotto i loro occhi) la decisione del Riesame prima , e della Cassazione dopo, hanno decretato per Lo Presto il ritorno in carcere.

Le “Forti Guerriere”, cui non hanno mai fatto mancare il loro sostegno gli avvocati di parte civile Manuela Palombi e Marco Mugione,  supportano quindi da oltre due anni  la battaglia contro il femminicidio e la promozione di percorsi e ‘formazione’ tesi a spingere le donne che vivono situazioni di disagio e violenza familiare verso la denuncia e la ribellione .

E pra  l’Associazione scende nuovamente in campo per esprimere la sua vicinanza a tutte le donne vittime di violenza.
Per questi motivi aprono nuovamente ad un incontro, nel segno della preghiera, nella Basilica di Santa Maria della Sanità.
“L’idea nasce dall’esigenza di portare avanti con tenacia una battaglia iniziata due anni fa, proseguendo nel cammino volto a contrastare il fenomeno della violenza di genere”, sottolineano le Forti Guerriere. L’obiettivo, oltre quello di mantenere vivo il ricordo di Fortuna, è prevenire e sensibilizzare la comunità su un tema così cruciale, specie nei territori segnati dalla povertà educativa,  affinché noi ci siano #maipiùaltreFortuna.
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La Repubblica

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