Omicidio Fortuna Bellisario, parte il processo di Appello per il marito: chiesto l’ergastolo
Omicidio Fortuna Bellisario, parte il processo di Appello per il marito: chiesto l’ergastolo
Il processo di secondo grado per Vincenzo Lo Presto, accusato dell’omicidio della moglie Fortuna Bellisario, picchiata a morte il 7 marzo del 2019, ha preso il via oggi davanti alla IV sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli: il pm ha chiesto l’ergastolo per l’uomo, che in primo grado era stato condannato per omicidio preterintenzionale a 10 anni di carcere.
Ha preso il via oggi, martedì 13 luglio, il processo d’Appello per Vincenzo Lo Presto, 43 anni, accusato dell’omicidio della moglie Fortuna Bellisario, uccisa a suon di botte davanti ai figli il 7 marzo del 2019 alla periferia settentrionale di Napoli. Davanti alla IV sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli è partito dunque il processo di secondo grado per il 43enne, per il quale il sostituto procuratore generale Maria Di Addea ha richiesto l’ergastolo con l’accusa di omicidio volontario. La sentenza di primo grado per Lo Presto aveva fatto discutere: l’uomo era stato condannato a 10 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Contestualmente, il sostituto procuratore ha chiesto anche la decadenza della podestà genitoriale.
Aveva fatto discutere anche la scarcerazione di Lo Presto, che era stato sottoposto ai domiciliari proprio in attesa del processo d’Appello. Un intero quartiere, il Rione Sanità, nel cuore di Napoli, luogo d’origine di Fortuna Bellisario, si era mobilitato per opporsi alla decisione e, nel giugno scorso, Lo Presto si era visto revocare i domiciliari ed era tornato in carcere.
Una storia inquietante quella che ruota intorno all’omicidio di Fortuna Bellisario, costretta a subire costantemente le angherie del marito, che aveva plagiato anche i loro figli piccoli, costretti anche loro a picchiare la madre, ritenuta da Lo Presto “cattiva” perché “guardava altri uomini”. Il 7 marzo del 2019, al culmine dell’ennesima lite tra Fortuna e suo marito, la donna è stata massacrata di botte e colpita anche con una stampella, con la quale Lo Presto si aiutava a camminare: l’omicidio si è consumato davanti ai figli.